Dal 1978 mi occupo della tintura vegetale e della tessitura di filati naturali biodegradabili,
(seta, lana, alpaca, cachemire, lino, canapa, cotone, bambù) e completamente privi di fibre sintetiche,
cercando di coniugare tradizioni antiche e quasi perdute a uno stile moderno e creativo.
(seta, lana, alpaca, cachemire, lino, canapa, cotone, bambù) e completamente privi di fibre sintetiche,
cercando di coniugare tradizioni antiche e quasi perdute a uno stile moderno e creativo.
Tintura
Questa splendida isola è a tutti gli effetti la mia tavolozza, amo scoprire ogni giorno le possibilità cromatiche che la natura mi offre. Coltivo e raccolgo personalmente la maggior parte delle piante dalle quali estraggo i principi tintori: ogni corteccia, erba, spezia, foglia o fiore può essere usato – infatti - per ottenere una tonalità unica, irriproducibile con le tinture chimiche, e che non nuoce alla nostra pelle e al nostro prezioso ecosistema. Foglie di salvia, rosmarino, carciofo, eucalipto, olivo, bacche di mirto, radici di robbia, bucce di melograno, fiori di ginestra, hibiscus, malva e camomilla sono stati alla base delle mie prime ricette e, ancora oggi, amo impiegarli per ottenere colorazioni ogni volta diverse, che conferiscono un'autentica originalità ai miei abiti. |
Tessitura
Oltre a curare personalmente l’intero processo di tintura – che richiede tempi lunghi, ma che garantisce risultati entusiasmanti - progetto e disegno anche gli abiti che saranno realizzati con gli eco-tessuti e mi occupo di tutta la fase di tessitura al telaio. Tutti i filati di cui mi servo, che siano leggeri come il lino o il cotone oppure più caldi e avvolgenti come il cachemire, o ancora delicati come la seta, profumano di fiori, erbe, cortecce e foglie di Panarea, dove ha sede il mio laboratorio “Penelope”: qui potrete vedermi all’opera tra ordito e trama, seduta al mio telaio manuale, intenta ad intrecciare fili come si faceva fin dai tempi antichi. Considero il mio laboratorio un luogo sacro, in cui accolgo con gioia i visitatori che desiderano indossare un pezzo di isola. Dal mare di Panarea, che posso ammirare dal mio terrazzo, lascio suggerirmi indicazioni e accostamenti, per dar vita alle mie creazioni: ogni singolo capo di abbigliamento da me creato, ogni filato che scorre sul telaio, è indissolubilmente legato a questa terra incantevole a cui io, da decenni ormai, continuo a ispirarmi. |
Non solo abiti
Dalla natura traggo le materie necessarie per realizzare i miei capi di abbigliamento, oltre agli accessori quali borse, cappelli e sandali: la varietà vegetale presente sull’isola, infatti, mi consente di dare vita a scialli, maglie, pantaloni e abiti dalle tinte intense come la buccia di un melograno o delicate come il fiore di malva, privi di sostanze chimiche che danneggiano il nostro ambiente e la nostra salute. Su desiderio dei clienti, poi, creo anche tappeti, copriletto, pannelli da parete con tasche portaoggetti, arazzi, cuscini, runner, coordinati per la tavola, e molto altro ancora per impreziosire i vostri ambienti. Mi appassiona infine la sperimentazione di varie tecniche di tintura (come ad esempio la decorazione shibori, la tintura a resistenza, il procedimento ikat) e negli ultimi anni mi sono specializzata anche alla stampa botanica (la cosiddetta eco-print). |